venerdì 27 gennaio 2012

Crema di Ceci & Gamberoni

Il Mercoledì è giorno di mercato nel mio piccolo paesino. Le bancarelle sono poche e da anni sempre le stesse, ma nei piccoli comuni questo fa parte della normalità. 

Anzi, se dovesse aggiungersi qualche nuova postazione sono certa che servirebbero mesi alle persone prima di convincersi che il nuovo arrivato non è poi così male e solo dopo mesi troverebbero il coraggio di avvicinarsi, verificare la qualità della merce e poi forse acquistare. Le novità nei piccoli centri portano sempre un po’ di scompiglio, ma passata solitamente la bufera dei primi momenti, il sereno torna poi facilmente.

Quando ero piccina, prima di andare all’asilo, il mercoledì mattina, si usciva di casa con qualche minuto di anticipo rispetto al solito ed i nonni mi portavano alla bancarella delle caramelle per ricevere in dono un bianco sacchettino pieno di dolcetti. La storica bancarella dei “momi” (le caramelle, come le chiamavo da piccola) non c’è più ma da tempo e per fortuna, è arrivato un sostituto per cui i bambini il mercoledì mattina escono sempre di casa con un gran sorriso. Anche i miei piccoli associano la gita al mercato (qualunque sia il mercato) alle caramelle gommose e anche se non fanno un gran bene … ogni tanto sono concesse.

Purtroppo questa brutta influenza non ha intenzione di passare per cui ho delegato l’acquisto del pesce, ho raccolto alcune idee ed ecco il risultato.




Dosi per 2 persone
Ingredienti per la vellutata di ceci
230 gr di ceci (pronti all’uso, non secchi)
50 gr di pancetta
1 patata piccola
Sale grosso
Olio Extra Vergine
Brodo vegetale 100 ml


Ingredienti per i gamberoni
6 Gamberoni freschi
Olio Extra Vergine
Sale grosso
Vino bianco secco





Disponete nella vostra cocotte in ghisa "Staub" un filo di olio extra vergine di oliva, unite la pancetta finemente tritata e la patata sbucciata, lavata e tagliata a cubetti. Fate soffriggere leggermente ed aggiungete i ceci. Coprite con del brodo vegetale ed un macinata di sale. Chiudete con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 25’/30’ minuti. Pulite i gamberoni eliminando la testa, le zampe e liberando il gamberone dal suo guscio. Incidete delicatamente il dorso eliminando il filo nero intestinale. Saltate per qualche minuto i gamberoni in un tegame antiaderente, con un filo di olio extravergine di oliva, vino bianco ed una macinata di sale grosso. Quando i ceci saranno cotti, poneteli in un ampio bicchiere e frullateli con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema fluida e senza grumi. Unite se necessario dell’altro brodo vegetale. Riponete la vellutata nella cocotte e fate scaldare per un paio di minuti. Adagiate i gamberoni sopra alla crema di ceci ed irrorate con qualche goccia di olio a crudo.




Portate in tavola la vostra monoporzione  "Staub", che nel nostro caso era per due e gustatevi questa delizia !!!

A presto e buona giornata,

Carolina

domenica 22 gennaio 2012

Canestrelli

Dolci e Friabili

Buon giorno a tutti e Buona Domenica.

Se non ricordo male credo di aver avuto la febbre alta nel lontano 2005, quando nel bel mezzo della nostra vacanza a Bali, sono stata assalita da brividi e giramenti di testa. Delirante per una notte, ci siamo affidati alle cure orientali di un medico locale vestito con una tunica bianca e con il turbante in testa. In un paio di giorni sono tornata ad essere allegra e pimpante come sempre. Oggi, a distanza di anni, credo di essere stata contagiata dal mio piccolo e mi ritrovo nel letto con tre maglioni, avvolta in una coperta di pile, doppi-calzettoni, con la boule dell’acqua calda (rivestita in lana rossa con il musetto di una renna), sommersa dal piumone … ed ho ancora terribilmente freddo. Detesto essere fuori forma. Sono energica, solare ed iperattiva e restare ferma nel letto mi fa innervosire. Avrei (come sempre) mille cose da fare, che dovranno attendere la mia ripresa.

Qualche giorno fa abbiamo prodotto deliziosi Canestrelli, che hanno proprio il sapore e la friabilità di quelli che si trovano in commercio. I miei bambini mi hanno aiutata a dosare gli ingredienti, ad impastare e poi a creare i biscottini, questo per farvi capire che una ricetta semplice semplice ed altrettanto gustosa. Io sono una divoratrice di biscotti che adoro gustare con il the ed in particolare i canestrelli sono tra i miei preferiti. Ho provato molte ricette nel tempo, ma direi che questa è la migliore.




Dosi e Procedimento
Fate bollire 2 uova per 10 minuti. Quando saranno ben sode, passate solo i tuorli al setaccio (oppure sbriciolateli finemente con le mani). Aggiungete 125 gr di burro ammorbidito, essenza di vaniglia naturale (in polvere oppure una fialetta) ed 80 gr di zucchero a velo. Amalgamate il tutto fino ad ottenere una crema. Versate in un solo colpo 100 gr di farina, 100 gr di fecola ed un pizzico di sale. Il composto sarà molto "bricioloso". Avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Trascorso il tempo di riposo in frigorifero, stendete la frolla nello spessore di circa 1 cm e con un taglia biscotto a forma di fiore forato nel centro create i vostri Canestrelli. Disponeteli su una teglia rivestita con carta forno e fateli riposare in freezer per 15 minuti. Una volta solidificati, cuoceteli in forno a 160°/170° per circa 10 minuti. I biscotti non dovranno colorire troppo. Quando freddi, spolverizzateli con abbondante zucchero a velo.




Vi auguro una buona Domenica, a presto

Carolina

mercoledì 18 gennaio 2012

Bucatini all’Amatriciana

(nella mia Staub rossa)

Il mio adorato pentolino rosso Staub è fonte di continue ispirazioni culinarie. Le sue caratteristiche naturali, ovvero la sua essenza in ghisa lo porta ad essere portentoso per le lunghe cotture a fiamma bassissima, ma non solo. Il suo aspetto fiammante lo rende un caldo elemento d’arredo nella mia cucina bianca, lucida e moderna. La sua forma classica è in netto contrasto con l’allegra famigliola di pentole e pentolini che animano la mia kitchen, ma Lui è il mio preferito. Anche se non posso dirlo troppo ad alta voce in quanto le altre potrebbero offendersi. Devo comunque ammettere che i sughetti (e ne ho provati diversi) hanno un non so che di così particolare se cotti al suo interno. Nei prossimi mesi spero di condividerli con voi. Per ora riposano nel mio archivio.
Oggi vorrei iniziare con un classico della cucina italiana ed il colore rosso dello smalto non fa altro che abbinarsi perfettamente alle tonalità del pomodoro. Un sughetto del tutto made in Italy che nasce a Rieti e per l’esattezza ad Amatrice, una piccola cittadina Laziale al confine con l’Abruzzo. La tradizione narra che fosse il pasto che veniva consumato dai pastori ed inizialmente era solo a base di pasta essiccata, pecorino, pepe nero, guanciale e strutto. In origine la ricetta non prevedeva la presenza del pomodoro, che venne introdotto solo dopo la scoperta dell’America e quindi la sua introduzione sulle tavole europee. Anche se la ricetta originale prevede l’esclusivo utilizzo degli spaghetti, io ho preferito utilizzare i bucatini. Giusto per andare un po’ controcorrente. Infine vista la corposità del guanciale ho utilizzato un solo cucchiaio di olio extravergine di oliva per il soffritto e non lo strutto come nelle versioni più classiche.




400 gr di Bucatini
200 gr di Guanciale (non la pancetta)
500 gr di Polpa di pomodoro fresco
150 gr di Pecorino di Amatrice
Sale grosso, Pepe e 1 Peperoncino fresco
Olio Extravergine di Oliva


Eliminate la cotenna del guanciale e tagliatelo a striscioline. Ponete un cucchiaio di olio nella vostra cocotte Staub. Unite il guanciale e fate rosolare per qualche minuto con il peperoncino. Il guanciale non dovrà ne stufare e neppure abbrustolire. La giusta cottura si otterrà quando le striscioline avranno assunto un colore giallo dorato. Aggiungendo il pomodoro la rosolatura si interromperà. Cuocete per circa 20 minuti a fiamma molto bassa e chiudendo con il coperchio. Girate con un cucchiaio di tanto in tanto fino a quando il vostro sugo non avrà raggiunto la giusta densità. Eliminate il peperoncino a cottura ultimata. Nel frattempo fate cuocere in abbondante acqua salata i bucatini. Una volta cotti, scolateli possibilmente al dente ed uniteli al sugo aggiungendo anche il pecorino. Lasciate che il sugo avvolga i bucatini e fate riposare per circa 1 minuto. Terminate con una macinata di pepe nero e a piacere con altro pecorino. 




Vi auguro un buon inizio settimana,

Carolina

sabato 14 gennaio 2012

Risotto Zebra

Black & White, total chic !

Carissime Cinzia e Valentina,
questa ricetta è totalmente ed interamente dedicata a voi ed al vostro nuovo Contest “ Colors & Food, what else? ” ed in particolare alla ricetta per il mese di Gennaio “ Black & White, total chic ! ”.

L’accostamento in cucina di colori come il bianco ed il nero evoca sicuramente la moda ed il design. Questi due temi sono a me molto vicini. In primo luogo in quanto (e non credo di averne mai parlato pubblicamente) la realtà aziendale in cui lavoro da alcuni anni è la pura essenza del black and white. Una delle aziende di moda piu’ affermate in tutto il mondo, che ha condotto questi due colori sulle passerelle piu’ fotografate degli ultimi anni. Inoltre il contrasto tra bianco e nero diventa anche la metafora tra il giorno e la notte, tra la luce e le tenebre, tra il bene ed il male, ma è anche uno dei connubi più affascinanti non solo in campo stilistico ma anche nelle soluzioni di design. Questo mi riconduce anche alla mia primissima esperienza lavorativa che mi aveva portato a conoscere alcune delle aziende italiane più famose nel campo del design che negli ultimi anni hanno rilanciato il contrasto del bianco/nero anche nelle proposte d’arredo essenziali, lineari e di tendenza.

Circondati da moda e design, anche la passione per la cucina, per la ricercatezza di forme essenziali e dettagli in un piatto ci portano a seguire le tendenze del momento. 

La ricetta di oggi è simile ad una presentata qualche tempo fa, ma in una nuova versione.




La procedura per entrambi i risotti è identica, dovrete modificare solamente gli ingredienti base: riso venere e seppioline per il risotto total black e calamaretti per quello total white. L'unica difficoltà sta nel gestire contemporaneamente la cottura di entrambi i risotti e presentarli cercando di mantenere costanti le temperature. Il riso Venere ricordate che necessita di una cottura più lunga del riso classico.

Ingredienti e dosi per 4 persone – Riso Venere e Seppioline
200 gr di riso Venere
500 gr di Seppioline fresche
1 lt. di brodo vegetale
1 bicchiere di vino bianco secco
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale


Lavate ed asciugate le seppie. Dividete le seppioline dai propri ciuffetti.

In un tegame ponete l’olio e le seppioline. Iniziate la cottura a fuoco lento, sfumate con metà del vino. Unite il riso, l’altra metà del vino e fate evaporare. Come per un classico risotto iniziate la cottura aggiungendo poco per volta il brodo vegetale fino a cottura ultimata.

Regolate di sale, se necessario.

Mentre preparate il primo risotto, ponete sul fuoco un altro tegame e procedete con la cottura del risotto con i calamaretti.

Ingredienti e dosi per 4 persone - Risotto con Calamaretti
200 gr di riso Carnaroli
500 gr di teneri calamaretti
1 lt. di brodo vegetale
Mezza cipolla bianca piccola oppure scalogno
1 bicchiere di vino bianco secco
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe nero


Lavate ed asciugate i calamaretti e tagliateli ad anelli sottili.

Tritate finemente la cipolla, aggiungete l'olio e soffriggete a fiamma bassa per qualche minuto. Aggiungete il pesce e sfumate con il vino bianco.

Lasciate evaporare. Aggiungete se necessario del brodo di pesce. Unite poi il riso. Lasciate tostare ed iniziate ad aggiungere il brodo a poco a poco fino a cottura ultimata. Regolate di sale, se necessario e di pepe a piacere. 

Servite in bicchieri di vetro alternando i due risotti e giocando con i colori. Se vi piace potete decorare ogni porzione con un cucchiaino di caviale per i palati più sofisticati oppure con uova di lompo.

Spero via sia piaciuta … alla prossima avventura in cucina, Carolina

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Con questa ricetta partecipo al contest “ Colors & Food, what else? ”
del mese di Gennaio “ Black & White, total chic ! ” 


domenica 8 gennaio 2012

Apple Pie

(Ricetta di Gianni Pina)

Ancora un dolce, ebbene sì. Spero di non invadere i vostri spazi “detox”, “remise en forme” e “diete post abbuffate natalizie”, tentandovi a peccare, ma questa ricetta è assolutamente da provare. Al massimo potete fare come me: visto che ad una fettina non si può dire di no e l’assaggio è d’obbligo per poter giudicare, criticare e migliorare potreste infilare le vostre scarpette ginniche, la tuta, ed in compagnia della vostra musica preferita scatenarvi in una sana corsetta all’aria aperta. Smaltirete le calorie accumulate ed anche un po’ di nervosismo.

Tornando alla torta, è forse una delle torte più semplici ma anche più gustose che abbia mai realizzato. Io sono una fan delle torte di mele in genere: da quelle secche ricoperte con strati infiniti di fettine sottile di mela, a quelle soffici stile “torta della nonna”, a quelle più laboriose farcite con creme e uvetta. La frolla di questo pie, che racchiude un morbido ripieno di mele zuccherate, sprigiona un profumo di arancia, limone e vaniglia. 

L’immagine che ho ritrovato tra le pagine di un libro-raccolta dal titolo “Crostate” – La Grande Pasticceria d’Autore, ha subito catturato la mia attenzione e soprattutto la mia curiosità. Dopo aver verificato che tra dispensa e frigorifero ci fossero tutti gli ingredienti necessari, mi sono messa all’opera. Per cena il dolcetto è stato assicurato. Ho seguito con attenzione il procedimento e ho rispettato le dosi senza sgarrare di 1 grammo. Risultato: eccezionale! Provate per credermi !




PER LA PASTA FROLLA RICCA
185 gr di farina
130 gr di burro
40 gr di tuorli
5 gr di miele di acacia
45 gr di zucchero a velo
¼ di baccello di vaniglia (semi)
Buccia di ¼ di arancia grattugiata
Buccia di ¼ di limone verde grattugiata
1 gr di sale

PER LE MELE
80 gr di zucchero
25 gr di farina
1000 gr di mele golden
40 gr di succo d’arancia

PER LA FINITURA
1 uovo

Procedimento:
Preriscaldate il forno a 170° - ventilato.
Sciogliere il sale in pochissima acqua tiepida (ne bastano 2 cucchiai da cucina) e mettetelo nella bacinella della vostra impastatrice. Unite tutti gli altri ingredienti ad eccezione della farina e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Unite la farina ed impastate, ma il meno possibile. Prelevate il composto dall’impastatrice, avvolgetelo in pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero per circa 30 minuti. Imburrate ed infarinate una teglia diametro 22cm. Nel frattempo tagliate le mele a pezzetti dopo averle sbucciate e private del torsolo. Amalgamate le mele con la farina, lo zucchero ed il succo d’arancia. Cuocete questo composto nel forno a microonde per 4 minuti alla massima potenza oppure se non lo avete anche a 200° in forno per circa 10 minuti. In questo modo le mele rilasceranno la loro acqua. Fatele raffreddare e privatele del loro liquido. Stendete la frolla, una volta fredda, con un mattarello ad uno spessore di circa 3 mm e rivestite la tortiera tenendo da parte un piccolo quantitativo di frolla (circa 50gr). Stendete i 50gr di pasta su un foglio di carta forno a uno spessore di 2 mm e fatelo rapprendere ancora in frigorifero per qualche minuto. Riempite il guscio di frolla con il composto di mele, avendo cura di formare una cupola al centro. Livellate le mele e ricavate alcune strisce sottili dalla frolla che avete steso e conservato in frigorifero. Disegnate con le striscioline una classica griglia. Con la punta di un coltello piegate leggermente la pasta, che delimita il bordo della torta su se stessa, creando delle piccole onde. Lucidate con un pennello la superficie della crostata con l’uovo sbattuto ed informate in forno preriscaldato a 170° ventilato per circa 25/30 minuti.
Lasciate raffreddare. Estraete la vostra torta dalla tortiera, adagiatela su un piatto da portata ed ad occhi chiusi assaporate il dolce profumo delle mele, della scorza d’arancia e dei semi di vaniglia …




Purtroppo le vacanze durano sempre troppo poco e ci si abitua molto velocemente ai ritmi casalinghi, ai lenti risvegli ed al dolce sapore di casa. Domani sarà dura per tutti riprendere la classica routine, per i grandi ma anche per i più piccini. Un Apple Pie così non potrà che addolcire la realtà …

Buon inizio settimana …

Carolina

lunedì 2 gennaio 2012

Dolcezze al Cocco

Oggi piove, il clima è umido e fa freddo.

Questa mattina ho aperto le finestre un po' più tardi del solito. Mi sono concessa qualche ora in più di sonno.
Ho dato uno sguardo fuori e non ho avuto alcun dubbio: oggi Home Sweet Home. Non ho avuto la minima intenzione di mettere il muso fuori casa. E' sera adesso e sono ancora in tenuta "da casa" e per questo motivo oggi mi sento molto fortunata. Purtroppo non si ha mai il tempo per godersi il calore della propria casa durante le frenetiche settimane lavorative. Inoltre i week end sono sempre fitti di impegni e di commissioni urgenti da sbrigare, che spesso rimandiamo da tempo. I giorni di vacanza mi permettono quindi di vivere i nostri spazi, la casa diventa un vero e proprio nido, la mia cucina si anima per la colazione (beatamente tutti insieme ancora in pigiama riuniti attorno alla tavola) per il pranzo e la cena.

Oggi ho trovato anche il tempo per riordinare alcuni armadi, di archiviare vecchi giocattoli dopo l'invasione di quelli nuovi, di preparare un dolcissima merenda e di allestire la tavola per una deliziosa cenetta.




Dimenticavo di dire forse la cosa più bella ed importante: ho trascorso l'intero pomeriggio con il mio Andrea seduti per terra, sommersi da cubetti di Lego e micro pezzettini da assemblare, con l'intenzione di ricostruire il vecchio aeroporto, che tempo fa è andato distrutto. Siamo solo all'inizio ed il lavoro che ci attende è ancora lungo. Vi lascio la ricetta dei biscottini sfornati poco fa e serviti accanto ad una fumante tazza di cioccolata.

Ponete nella vostra impastatrice oppure in un'ampia ciotola 140 gr di zucchero, 2 uova piccole e 80 ml di panna fresca. Mescolate gli ingredienti con una frusta. Unita 200 gr di farina di cocco, 160 gr di farina 00 ed un cucchiaino di lievito. Formate un panetto omogeneo e consistente. Formate tante palline della grandezza di una noce e fatele raffreddare in frigorifero per 10 minuti. Cuocete i biscottini in forno su una placca rivestita con carta forno, ben distanziate tra loro, a 180° per 10 minuti. Una volta fredde, spolverate con abbondante zucchero a velo. (Ricetta tratta dalla rivista "La Forchetta d'Oro").

Per un regalo gustoso da portare da amici per la merenda, disponete i biscottini in scatolette color avorio ed abbellite con fiocchi di raso ed organza.




Il mio Capitano mi chiama ...

A presto ...

Carolina